Descrizione
Annuario di cultura e saperi dedicato all’olio, ai condimenti e al mondo della ruralità e del cibo.
Non può esserci Puglia senza olivi. Dagli alberi più giovani fino a quelli ultrasecolari si ricavano olive che valgono una immensa ricchezza in termini di valore economico, di aspettative sociali e di acquisizione di un imprinting culturale che segna, caratterizza e contraddistingue un popolo divenuto nel corso del tempo sempre più operoso e lungimirante. Sono secoli di storia olivicola e olearia che hanno reso la Puglia un territorio riconducibile all’olivo come mai nessun’altra regione in Italia. La Puglia, o, se vogliamo, le Puglie – al plurale, perché questa regione ha tante, variegate e differenti fisionomie, unite tuttavia da un filo conduttore unico, l’albero di olivo, che tiene mirabilmente insieme tutte le molteplici anime – è un territorio altamente vocato per l’esercizio dell’arte olearia in quanto luogo d’elezione per la coltivazione di una pianta che può anche subire le terribili minacce e gli oltraggi del batterio Xylella, ma che sa comunque trovare sempre in sé tutta la forza e l’energia necessaria per rigenerarsi ed essere perennemente presente sulla scena, costituendo uno spettacolare paesaggio vegetale, urbano e umano unico, capace di raccontare e ritrarre alla perfezione le campagne con le sue strutture operative e le persone che queste fertili terre lavorano e rendono produttive da tempi immemori. Con una narrazione a più voci, L’Almanacco di Olio Officina rende omaggio a una regione che anche nello stemma istituzionale ha, quale suo elemento di sintesi, la pianta dell’olivo, simbolo nel contempo di pace e fratellanza che unisce e aggrega allo stesso modo con cui l’olio lega e si integra con il cibo.
Autori Vari (a cura di Luigi Caricato), Puglia degli olivi e dell’olio, Olio Officina Almanacco, numero 9, Olio Officina Edizioni
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